Il mio cuore batte all’impazzata, singhiozzo così forte che mi manca il respiro. È un dolore troppo grande che non immaginavo di riprovare dopo tanti anni.
Oggi la mia città, Ghazni, è stata occupata dai talebani. Di nuovo.
Cerco di controllare tutti i notiziari sperando che sia un brutto sogno.
Leggo nei volti della gente che cerca di abbandonare la propria casa una paura angosciante.
Tutti loro sanno cosa accade sotto il regime oppressivo dei talebani, l’hanno già vissuto vent’anni
fa. E l’ho vissuto anche io.